Tagli ai bilanci delle Province. Il Presidente dell’Upi chiede incontro al Presidente della Repubblica
Saitta “Vogliamo continuare a garantire i servizi ai cittadini”
Un
appello al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, perché
permetta alle Province di spiegare, dati alla mano, le ragioni
dell’allarme drammatico per i tagli ai bilanci lanciato dall’Upi e il
rischio che siano compromessi i servizi essenziali ai cittadini, a
partire dalla gestione delle scuole superiori alla manutenzione e messa
in sicurezza delle strade provinciali.
Questo il contenuto di una
lettera inviata dal Presidente dell’Upi, Antonio Saitta, con la quale si
chiede un incontro urgente al Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano.
“Ci siamo rivolti al Presidente della Repubblica -
spiega il Presidente Saitta - perché siamo certi che troveremo in lui
l’attenzione e la sensibilità che su questi temi ha sempre mostrato.
Questi tagli sono ingiusti – prosegue il Presidente dell’Upi - e sono
impossibili da sopportare per il bilanci delle Province. Tanto più che,
proprio le Province stanno dando un contribuito significativo al
risanamento dei conti pubblici dello Stato, portando a termine il
processo di riordino che , a detta del Ministro Giarda, varrà un
risparmio di 500 milioni nel 2013. Abbiamo fatto appello al Parlamento,
sia nelle sedi istituzionali che attraverso gli organi di stampa,
perché si arrivi all’approvazione, con le opportune modifiche, del
decreto legge 188, così da potere avviare nel 2013 il processo di
riordino delle Province e la riforma dell’amministrazione periferica
dello Stato.
Ma vogliamo ricordare che le Province si occupano di
servizi che hanno un impatto diretto sulla qualità della vita dei
cittadini, perché consentono di assicurare agli studenti scuole sicure e
accoglienti, di mantenere le strade sicure e praticabili, di mettere in
campo interventi a tutela dell’ambiente e al contrasto del dissesto
idrogeologico.
Questi servizi, se non si interviene a dimezzare il
taglio di 1,2 miliardi imposto dalle manovre economiche, oggi rischiano
di essere fortemente compromessi”.
(05-12-2012)
Barbara Perluigi
Nessun commento:
Posta un commento