Il verbale stilato dalla Regione sulla riunione del 29/10 u.s.
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Il
29 ottobre alle ore 11, presso la sede della Presidenza della Giunta
regionale (Piazza dell’Unità italiana 1), si è tenuto un incontro a
livello tecnico tra dirigenti della Giunta regionale e rappresentanti
delle organizzazioni sindacali e RSU.
Presenti alla riunione:
Carla Donati – DG della Regione Toscana
Luigi Izzi – dirigente della Regione Toscana
Michele Calenzo – CISL FP, RSU Firenze
Aldo Borghesi – UIL FPL. RSU Firenze
Enrico Graffia – RSA Firenze
Simona Fraschini – CISL FP, RSU Prato
Raffaella Comodo – CISL FP, territoriale Firenze
Andrea Morandi – CISL FP Regionale
Marco Bucci – CISL FP Toscana
Simona Piccini – CISL FP Grosseto
Sergio Sacchetti – UIL FPL Grosseto
Paolo Becattini – UIL
Gabriella Pucci – UIL Pisa
Gianfrancesco Apollonio – CGIL Dirigenza Toscana
Giuseppe Aloi – CGIL Provincia di Firenze
Patrizia Cotta-Ramusino – CGIL, RSU Provincia di Livorno
Gino Pitti – CGIL, RSU Provincia di Arezzo
Debora Giomi – CGIL Toscana
Monica Stelloni – CGIL Toscana
La
riunione è stata introdotta dai dirigenti della Regione Toscana, che
hanno fatto il punto della situazione. Nella discussione sono
intervenuti, oltre a Donati e Izzi, Sacchetti, Morandi, Becattini,
Pitti, Giomi, Piccini, Bucci.
Sono
state richiamate (Donati, Izzi) le notizie di stampa secondo le quali
il Governo, nel provvedimento di riordino delle province in corso di
adozione, posticiperebbe al 2014 la data di effettiva entrata in vigore
della riforma e, in tale contesto, approverebbe anche norme per
affrontare le problematiche del trasferimento delle risorse e del
personale. La situazione è ancora incerta, ed è necessario attendere il
provvedimento governativo prima di sviluppare ulteriormente il confronto
sulle linee della possibile riforma.
In
questo contesto, le organizzazioni sindacali sono state informate
(Donati) sui rapporti tra Regione e UPI, volte ad esaminare le
problematiche della inevitabile riassunzione da parte della Regione, per
effetto di sentenze della Corte Costituzionale, di alcune funzioni in
materia ambientale (questione indipendente dalla riforma delle
province); allo stesso modo, l’UPI è impegnata anche ad effettuare una
prima ricognizione sulle altre materie che potrebbero formare oggetto
del riordino. Tutto ciò, al fine di poter fornire agli organi politici
elementi ulteriori di riflessione.
Da
parte dei rappresentanti sindacali (Morandi, Bucci, Giomi, Becattini) è
stato chiesto di essere informati sull’esito di questa ricognizione.
E’
stata comunque condivisa l’esigenza di proseguire il confronto anche
con la presenza dei rappresentanti dell’UPI (Giomi, Morandi). E’ stata
richiamata la necessità di discussioni in presenza dei rappresentanti
politici della Regione (Morandi, Bucci).
I
rappresentanti delle organizzazioni sindacali (tutti) hanno più volte
richiamato l’attenzione sulla necessità che la Regione espliciti
comunque al più presto la sua impostazione generale, in particolare sul
punto della stabilità del posto di lavoro delle lavoratrici e dei
lavoratori che potrebbero essere coinvolti nel riordino delle funzioni,
segnalando (Morandi, Becattini, Giomi, Bucci) le diffuse preoccupazioni
che esistono sul territorio e la necessità di una “messa in
salvaguardia” del personale (Morandi, Bucci). Al riguardo, è stata data
piena disponibilità (Sacchetti, Morandi, Piccini) a fornire elementi di
conoscenza qualora vi sia ritardo nell’acquisizione di dati ufficiali.
In realtà (Donati) dagli incontri con UPI non emergono particolari
difficoltà del reperimento di questi dati.
Dai
rappresentanti sindacali (Sacchetti e altri) sono altresì emerse
perplessità sulle funzioni che sarebbero in discussione per il riordino,
e ciò ha reso necessario alcune precisazioni da parte dei dirigenti
regionali. E’ stato chiarito (Izzi) che non vi è coincidenza tra le
funzioni che la Regione è tenuta a riassumere per effetto delle sentenze
della Corte Costituzionale e tutte le funzioni in materia ambientale;
inoltre, il riordino non può certamente coinvolgere le funzioni
fondamentali delle province, ma non per questo è automatico che tutte le
altre vi siano assoggettate. E’ evidente che, una volta modificati i
territori delle province, è necessario che la Regione effettui una nuova
valutazione sulle funzioni conferite; ed è proprio questo che la
Regione si appresta a fare, una volta conosciuti nel dettaglio i
provvedimenti governativi di riassetto territoriale. Infine, se fossero
confermate le anticipazioni di stampa, si potrebbe anche delineare una
situazione del tutto nuova, con un ruolo regionale più ristretto
rispetto a quello delle province e del governo. È stato infine ricordato
che le Regioni si sono già ufficialmente espresse sul punto della
salvaguardia dei livelli occupazionali e che il Consiglio regionale ha
avuto modo di approvare una mozione che va in questa direzione. Quando
le Regioni avranno modo di esaminare il testo del provvedimento che il
Governo si accinge ad approvare, sarà in quella occasione che potranno
far valere le posizioni fin qui espresse; ovviamente, vista l’esperienza
fin qui fatta, gli esiti del confronto con il Governo non sono
prevedibili.
Le
valutazioni e le proposte dei rappresentanti sindacali (tra cui
l’opportunità di pervenire ad un protocollo d’intesa tra Regione, UPI,
Anci, e sindacati medesimi sull’impostazione del lavoro futuro, Giomi,
Morandi) saranno rappresentate all’Assessore Nencini.
Si è stabilito di rivedersi orientativamente il 19 novembre alle 11 con la partecipazione del DG dell’UPI, salvo che la situazione richieda un aggiornamento in tempi più brevi.
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