AGGIORNAMENTI Centri per l’impiego, poche forze e precarie 2000 persone in meno nei centri per l'impiego. Così ci si prende cura di disoccupati e giovani? Precari Isfol protestano alla sede del Pd: "Per noi il Jobs act è disoccupazione crescente"

PROPOSTE DI MODIFICHE ALLA LEGGE 125/2013 DA INSERIRE NEL DDL DEL RIO

  • All’art. 4 comma 6 della legge n. 125 del 30/10/2013, aggiungere dopo il primo periodo le seguenti parole (sottolineato e in colore rosso): 
Il personale non dirigenziale delle Province, in possesso dei requisiti di cui al primo periodo, può partecipare ad una procedura selettiva di cui al presente comma indetta da un’amministrazione avente sede nel territorio provinciale, anche se non dipendente dall’amministrazione che emana il bando. Le Province e le Città Metropolitane potranno indire procedure di stabilizzazione, con gli stessi requisiti del primo periodo. Nel frattempo le graduatorie di concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato e determinato valide nelle Province potranno essere utilizzate anche da altre amministrazioni pubbliche e dai nuovi enti subentranti alle Province. 

Motivazione: le modifiche consentirebbero di avviare la stabilizzazione dei lavoratori precari delle Province, superando almeno parzialmente la discriminazione che la L.125/2013 crea con gli altri precari della P.A. 

  • All’art. 4 comma 6-quater della legge n. 125 del 30/10/2013, aggiungere le seguenti parole sottolineato e (sottolineate e in colore rosso): 
“Per gli anni 2013, 2014, 2015 e 2016, le regioni e i comuni e altri enti locali, che hanno proceduto, ai sensi dell'articolo 1, comma 560, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, a indire procedure selettive pubbliche per titoli e/o per esami possono […];” 

Motivazione: le modifiche consentirebbero la stabilizzazione di un numero limitato di lavoratori precari delle Province che hanno partecipato a procedure selettive pubbliche indette in base al comma 560 , art.1, legge 296/2006. 

  • All’art.4 comma 9 aggiungere le seguenti parole (sottolineate e in colore rosso):  
“Le province e le città metropolitane possono prorogare fino al 31 dicembre 2016 i contratti di lavoro a tempo determinato” 

Motivazione: le modifiche consentirebbero di prorogare i contratti dei lavoratori precari fino al 2016 come previsto per tutti gli altri lavoratori precari della PA, superando la discriminazione prevista nella legge e consentendo ai precari di continuare a lavorare in attesa dei processi di stabilizzazione.

  • All’art. 4 comma 6bis modificare il testo:
“alla data di entrata in vigore del presente decreto, almeno tre anni di servizio alle loro dipendenze negli ultimi cinque “ cambiare in "alla data della pubblicazione del bando della selezione pubblica suddetta, almeno tre anni di servizio alle loro dipendenze negli ultimi cinque".

Motivazione: le modifiche consentirebbero la stabilizzazione di un numero limitato di lavoratori precari delle Province. Resterebbero esclusi moltissimi lavoratori precari attualmente in servizio presso le stesse. 


Coordinamento Nazionale Precari Province 

Gennaio 2014

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