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ASSEMBLEA REGIONALE LAVORATORI PRECARI SERVIZI PER IL LAVORO

Circolo SMS Rifredi, Firenze 17 settembre 2013
Relazione introduttiva all’assemblea
Debora Giomi – Segretaria Regionale FP CGIL

Abbiamo deciso di convocare quest’assemblea regionale con i lavoratori e le lavoratrici precari dei centri per l’impiego e della formazione invitando a partecipare ai nostri lavori il responsabile nazionale della FP Cgil Federico Bozzanca (che ringraziamo) perché in Toscana, come categoria il nostro impegno ( in particolare in questo ultimo anno) spesso in sinergia con la confederazione è stato quello di, con iniziative pubbliche e conferenze stampa, sensibilizzare da una parte l’opinione pubblica e dall’altra i livelli istituzionali su questi servizi, che in questi anni di crisi hanno assunto e continuano ad assumere un importanza cruciale di utilità sociale.
Nell’ultima conferenza stampa del giugno scorso ( che ha visto le testimonianze anche di alcuni precari) abbiamo denunciato il rischio molto alto di paralisi o fine delle attività dei centri per l’impiego a partire dal gennaio 2014.
Le ragioni stavano tutte nell’incertezza o assenza di risorse da destinare a questi servizi dovuti in parte dai tagli delle manovre finanziarie (tagli ai fondi della legge Bassanini che finanzia anche il personale di ruolo) e in parte all’incognita risorse della prossima programmazione del FSE che in questi anni in Toscana, ma non solo, ha finanziato una fetta consistente dei servizi dei
centri per l’impiego.
Il FSE ha finanziato in questi anni circa il 60% di “servizi precari” ovvero servizi che quotidianamente sono stati erogati da personale assunto a tempo determinato dalle amministrazioni provinciali (tempo determinato raggiunto dopo anni magari di co.co.co o p.iva), da collaboratori/consulenti, da operatori esterni acquisiti tramite società in house o mediante gare d’appalto.
Quel rischio da noi denunciato in quella conferenza stampa del 13 giugno scorso, nonostante l’intervento della Regione Toscana di anticipare 7 milioni di euro alle province, non è del tutto superato, arginato.
Non è superata l’incertezza risorse come l’incertezza sul futuro del personale con l’aggravante che ad oggi non è dato sapere in merito a: - percorsi e modalità sugli assetti istituzionali ( questione del superamento delle province e ddl su città metropolitane, province, unioni di comuni
….) con il personale precario delle province che rischia di essere tagliato fuori dalle deboli possibilità di percorsi di stabilizzazioni previsti dal DL 101/2013. Noi questo non lo possiamo permettere e dovremmo mettere in campo tutte le azioni necessarie per salvaguardare posti di lavoro e professionalità;
- quando inizierà la discussione in conferenza Stato/Regioni sul riordino dei Servizi per l’Impiego. Il sottosegretario dell’Aringa solo una settimana fa a precisa domanda della CGIL su quale percorso intende intraprendere il Governo, ha risposto: “me ne dovrei occupare io ma ad oggi non ho notizia in merito”.
Noi questo immobilismo non possiamo più permettercelo e l’assemblea di oggi vuol essere un ulteriore passo nel nostro impegno di sensibilizzazione nell’opinione pubblica ma soprattutto dei livelli istituzionali (Governo, Regione,Provincia) della necessità, dell’urgenza di aprire dei tavoli sul riordino dei Servizi per l’Impiego.
E’ urgente discuterne perché noi, la Cgil come altri paesi in Europa siamo convinti che questi servizi siano fondamentali servizi di inclusione sociale e come tali nel percorso del loro riordino devono rimanere pubblici, perché solo il pubblico da la garanzia degli stessi diritti e pari opportunità ai disoccupati,cassaintegrati, in mobilità, alle categorie protette, alle categorie deboli.
E’ urgente discuterne perché come in altri paesi d’ Europa è necessario investire di più in questi servizi. Perché 500 milioni di euro nel 2011 che il paese ha speso nel 2011 sono troppo pochi se confrontati con i 5,8 MLD spesi in Francia, gli 8,8 MLD spesi in Germania, 5,5 MLD del Regno Unito
E’ urgente discuterne perché i numeri della crisi ci raccontano di un paese ancora in gravi difficoltà e di una Toscana in gravi difficoltà.
In Toscana siamo passati dalle 89.000 unità di disoccupati del 2008 alle 164.000 a marzo 2013.
Dal 2009 al marzo 2013 sono transitati nei centri per l’impiego 75.000 lavoratori e lavoratrici in cassa integrazione in deroga.
Nella crisi i servizi si sono trovati ad affrontare forti aumenti nei flussi di utenza e di prese in carico con le stesse condizioni strutturali e di organico ante-crisi e già allora fortemente lontane dai numeri di altri paesi. Ciò si traduce per gli operatori in una condizione di permanente stato di disagio e di emergenza quotidiana.
Per fare un esempio solo la città di Mainz (in Germania – Renania Palatinato),che possiamo paragonare come bacino di utenza al territorio di firenze, ha 1.000 dipendenti pubblici di ruolo impiegati in questi servizi; 1261 sono i numeri del personale impiegato in Toscana inclusi gli appalti. In Germania 110.000 è il numero del personale impiegato contro i 6.500 in Italia.
E’ urgente quindi come categoria (insieme alla confederazione) aprire un tavolo con la Regione che richiederemo nei prossimi giorni.
E’ urgente aprire un tavolo con il Governo, con il Ministero del Lavoro ma anche con il Ministero della P.A. sul personale precario.

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